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Emozioni

«Ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell’artista, non del modello. Il modello non è che il pretesto, l’occasione.» Così Oscar Wilde nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray. Ma non solo. Anche un paesaggio, una scultura, una melodia, una lirica, un romanzo, è espressione dell’artista, del suo stato d’animo. Uno stato d’animo, un’emozione che qualunque artista con la A maiuscola deve riuscire a trasmettere e stimolare in chi si sofferma ad ammirare la sua opera. M’è capitato, di recente, di scorrere le riproduzioni di alcuni dipinti di sir Lawrence Alma-Tadema, pittore olandese naturalizzato inglese, specializzato nelle scene di genere storico, dapprima a soggetti medievali, poi, dopo una visita a Pompei nel 1863, riproducenti il mondo antico. Buona parte delle scene, diciamo “marittime”, del “suo” mondo classico rivelano uno struggente sentimento interiore, un’ansia, un’attesa, il desiderio di un sogno che ancora non si avvera. Le scene sono caratterizzate da esedre marmoree dove languide figure di giovani donne avvolte in leggiadri panneggi siedono solitarie, ma anche in compagnia, con sguardo perso all’orizzonte o rifiutano dialogo con amorosi pretendenti. Figure mute, ma pur comunicanti…