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Guernica
I mali che travagliano da sempre l'umanità, le guerre che senza sosta...
IL MALE NON PREVARRÀ FINCHÉ CI SARANNO ARTISTI CHE LO DENUNCIANO, COME FECE PICASSO CON GUERNICA.


I mali che travagliano da sempre l'umanità, le guerre che senza sosta si combattono nel mondo, il pensiero della epocale tragedia causata dalla pandemia,  i personaggi negativi della storia, mi hanno suggerito una riflessione su GUERNICA, il celebre quadro di Pablo Picasso.

Guernica è uno di quei quadri che non si può guardare senza essere presi da una forte emozione, senza provare brividi che ti scuotono nelle profondità dell'anima. Guernica è un'opera cubista che non necessita di grandi spiegazioni per essere compresa. Essa infatti ti prende, ti afferra e ti trasporta nelle distruzioni causate dalla guerra. Non lo fa seguendo un percorso lineare dove le immagini raccontano esplicitamente l'accaduto. Lo fa invece in una forma simbolica, drammatica, dove le figure umane, gli animali e gli oggetti raffigurati hanno una loro potente, riconoscibilissima, funzione. La simbologia parla il linguaggio universale dell'anima, che non ha bisogno di parole o di forme definite per esprimersi, ma solo di empatia. Guernica ti trasporta là dove l'artista ha inteso portarti, tra le bombe, il fuoco e le morti. Nessuna possibilità di falso, di errori o di esagerazioni. A illuminare la scena provvede infatti la Verità in persona che si affaccia da una finestra con una lampada in mano.

Guernica, cittadina spagnola, fu il primo centro abitato al mondo ad essere raso al suolo da un bombardamento aereo, a conoscere gli orrori di una pioggia di bombe. Accadde nel lontano 1937. Inorridito dalle distruzioni e dalle vittime della barbarie nazista, Picasso, a tempo di record, appena due mesi dopo il bombardamento, ultimo' questo quadro monumentale ( 3 metri e mezzo di altezza per una lunghezza di quasi 8). Chiamarlo quadro suona, però, quasi offensivo viste le sue dimensioni e la tragedia che rievoca. Guernica fu realizzato sui toni del grigio, del bianco e del nero per una scelta precisa dell'artista, che volle dare al suo dipinto un significato metaforico che si ispira al tema del lutto. Il colore è espressione di vita. In questo quadro ove si celebra la morte il colore non poteva trovare posto, e Picasso vi rinunciò.

Leo Longanesi ha detto che L'ARTE È UN APPELLO AL QUALE TROPPI RISPONDONO SENZA ESSERE STATI CHIAMATI.

ECCO UNO CHE, PER AVER PRODOTTO UN'OPERA IMMORTALE COME GUERNICA (e tante altre ancora) È STATO CHIAMATO A VOCE ALTA: PABLO PICASSO.